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mercoledì 23 novembre 2011

dovremmo tornare indietro di 2500 anni...

Studiando l'antichità classica mi ha colpito molto la vita politica dell' Atene del V secolo avanti Cristo. La prima e forse l'unica forma di democrazia degna di chiamarsi tale nella storia dell'umanità. Anche allora (in questo abbiamo mantenuto vivissima la tradizione) dilagava la corruzione; ma la cosa stupefacente era che il popolo lo sapeva e gli stava bene! Com'è possibile? Lo Stato più nobile fiero e famoso dell'antichità che accetta la bestia nera che ha rovinato in ogni epoca uomini e regni? sì, la tollerava, purché chi veniva corrotto e chi corrompeva facessero il bene della Comunità e non solamente quello delle proprie tasche.
Nel caso contrario abbiamo numerosi esempi di rivolte e lotte all'ultimo sangue (in questo invece abbiamo ancora molto da imparare).
Certo, non era una forma perfetta di governo, non mancavano trame, complotti e assassinii ma le cose funzionavano e ne abbiamo il riscontro.

Studiando l'oggi invece, purtroppo nutro ammirazione per ben pochi aspetti della vita politica. Non sono uno di quelli che si lamentano contro tutto e tutti dicendo le solite frasi e i soliti stereotipi.
La mia riflessione nasce guardandomi attorno. Vedo dittatori senza pietà e guerre sanguinose per rovesciarli, vedo brame di potere senza la volontà di giovare alla propria gente, vedo odi senza motivo.
Tuttavia per fortuna non noto solo cattiveria e corruzione ma ho di fronte agli occhi chiari ed evidenti esempi di bontà e altruismo. Penso alla ''social catena'' (così la chiamava il fosco Leopardi) che si è creata in soccorso dei Genovesi colpiti dall'alluvione, penso a quelle persone che hanno dedicato la loro vita ad aiutare gli altri e qui non è il caso di farne l'elenco perché sono veramente tanti e dieci pagine non mi basterebbero.
Trovo inutile ingigantire i difetti anche se sono piuttosto consistenti, come inutile è non guardare ai meriti di chi in questa società ci crede davvero. Forse aveva ragione chi diceva che i Greci avevano già inventato tutto.
                                                                                                                       jhon

2 commenti:

  1. Ciao!
    Se ne avrai l'opportunità, ti consiglio di approfondire le istituzioni politiche della Grecia antica. Io ho dovuto dare un esame sull'argomento ed è stato uno studio davvero molto piacevole.

    Che dire, istituzioni molto funzionanti e brillanti. Quello che le rende inattuabili (e inimitabili) al giorno d'oggi, a mio parere, sta nella dimensione degli stati. Un conto è una Città-Stato, per quanto prospera, un conto è un paese di 60 mln di persone...

    Questo per dire cosa? Che parole come federalismo e concentrazione di potere nelle mani degli enti locali sarebbero una via molto interessante, anche se non esente da problematiche.
    Il problema italiano, in questo, è che il partito che porta avanti (per finta) queste battaglie è la Lega Nord. Qualsiasi altro partito che parlasse di federalismo verrebbe associato alla Lega e deriso fino alle lacrime.
    =)

    Ps: bel post!
    Ciao, Paolo

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  2. Grazie Paolo,
    guarda, riguardo al federalismo ho cambiato parere da poco tempo.
    Io lo trovo inattuabile per svariate ragioni.
    Prima di tutto perché si parte da un accentramento e si mira a un decentramento, mentre tra poleis greche come tu ben sai non esisteva alcun tipo di accentramento tanto meno un potere centrale, anzi tutti i tentativi di crearlo sono andati a scatafascio per svariate ragioni, vedi la lega di Delo, la lega di Corinto.
    L'idea in se' è allettante ma secondo me dipende essenzialmente dalle condizioni di partenza di uno stato. Sarebbe stato intelligente e fattibile negli anni di Cattaneo, perchè si partiva da zero. Attuarlo invece ora sarebbe cancellare 150 anni di storia e 150 anni di piccoli progressi fatti nella difficoltosa convivenza civile che tuttora resta irrisolta. Trovo inutile, pur rispettando questo proposito di per se' nobile ma inattuabile, tornare alla condizione di 150 anni fa perchè, seppur il nostro stato sia inequivocabilmente frutto di un'unione forzata (e di questo ne parlerò nel mio prossimo post) si sono fatti dei passi avanti notevoli e ora l'Italia è configurata nel mosaico europeo e mondiale come uno stato unitario e scinderla, a parte i disastrosi effetti in campo economico(svalutazione, inflazione,maldistribuzione della liquidità)vorrebbe dire annichilare un'identità nazionale, frutto si di una coercizione, ma pur semnpre identità.
    Grazie dei tuoi commenti mi fanno proprio piacere!!!
    Jhon

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